mercoledì 8 dicembre 2010

Dicembre: cosa si festeggia?

In DICEMBRE nella cucina di DePuRiAmo c'é:
Frutta - arance, cachi, fichi, kiwi, mandarini, pompelmi, melagrane, mele, pere, mandorle, nocciole, noci
Verdura - broccoli, cardi, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolini di Bruxelles, cicoria, valeriana, finocchio, patate, porri, scalogni, sedano rapa, spinaci, topinambur, verze



Quando è buio, se tieni gli occhi chiusi per paura, non puoi vedere nulla. Ma se hai il coraggio di aprirli, e guardare cosa c'è nell'oscurità - anche se sai essere tenebrosa, puoi avere la fortuna di incontrare una luce. E il buio inizia a scomparire. 

È questo il Natale. 
Nel buio dell'inverno, nelle giornate corte, grigie e sterili che stiamo vivendo in questi giorni, l'uomo - che conosce le stagioni e avverte dentro sé lo scorrere del ritmo della natura - sa che se guarda bene, con fiducia nel futuro, riuscirà sempre a vedere una luce. Una piccola stella, un fievole bagliore da scoprire e accendere. Perché se c'è la luce, vuol dire che il buio sta per scomparire, e se il buio scompare significa che c'è spazio per la vita.

Nella tradizione pagana, il Natale era la festa della Luce e coincideva con il solstizio invernale. Era il cosiddetto "Dies natalis Solis Invicti", il giorno della nascita dell'invincibile Sole, una tradizione nata probabilmente in Egitto e in Siria e che acquisì importanza durante l'Impero Romano e in particolare con il dio Mitra (poi c'erano anche i Saturnali in cui ci si scambiavano regali, gli schiavi erano temporaneamente pari e le feste erano così intense che spesso si trasformavano in orge ...potenza della luce!). Lo stesso Costantino, l'imperatore che abbracciando la fede cristiana nel 330 d.C. convertì tutto l'impero, fece coincidere i festeggiamenti legati alla natività di Gesù con la festività della nascita di Sol Invictus. Trasformò, così, il "Natale Invitto" (mai vinto) nel Natale cristiano.

La simbologia è molto affine: è il ritorno della luce, della speranza, invincibile perchè ritorna sempre, e con essa la vita. La morte è solo temporanea: così nella tradizione cristiana che ha il suo apice nella morte e resurrezione della Pasqua, così nella natura che in inverno sembra morire sotto i colpi del freddo lasciando l'uomo solo e privo dei frutti della terra, per poi ritornare in primavera, rigogliosa, forte e ricca di ogni tesoro. Dal 21 dicembre, giorno del solstizio d'inverno in cui avremo il giorno più breve dell'anno, il buio piano piano dovrà farsi da parte. Le giornate - se sapremo stare attenti - inizieranno gradualmente ad allungarsi e la luce ritornerà a essere nostra compagna e guida.

Il Natale ci ricorda che dobbiamo avere fiducia nella grande Madre Terra: se la conosciamo, sappiamo che il ciclo della vita è questo e che obbligatoriamente passa per l'oscurità per risorgere e portare la luce. 


Se lo sappiamo, però, perché aspettare di vedere la luce? Accendiamola noi.



Questa è la mia corona di Natale.
Riprende la corona dell'Avvento cristiana: ha 4 candele e per le 4 domeniche che precedono il 25 dicembre se ne accende una. La luce luce, in questo mese, piano piano si fa più forte fino a brillare al massimo splendore. Come un piccolo sole invincibile che è nato dentro casa.

La corona è stata fatta con rami di abete e pigne raccolte in montagna la scorsa domenica, mentre le decorazioni sono: lana cardata di avanzo, qualche nastrino rosso di recupero, dei brillantini caduti da una candela, una spiga reduce di un pacco, una luna in creta che mi aveva regalato il fratellino di un'amica 15 anni fa (mai usata, forse aspettava questo momento?) e altre cose di recupero. Le candele le avevo a casa e sono spaiate. Nella foto mancano le fette di un mandarino che si stanno seccando sul termosifone. 
Per fare la corona ho semplicemente formato un cerchio con i rami di abete legati con del fil di ferro, le candele stanno in mezzo unite con un fiocco bianco, e tutta la corona poggia su nientepopodimenochè ...un piatto di una teglia per torte rotonda. 

Come dire? Si fa con quel che si ha, basta metterci un po' di fantasia e tutto diventa stupendo. Con i bimbi, poi, può capitare di avere le decorazioni più svariate (cagnolini, gattini, caprette, ecc.) oppure di subire dei furti (la spiga di grano prima ha viaggiato per tutta la casa poi è giunta nella bocca del cane... nelle foto non si vede bene, perchè non ha più gambo!).

Buon Dicembre a tutti!