mercoledì 13 ottobre 2010

L'economia dei consumi della casa


Un'amica ha ritrovato questo piccolo quadernino tra i ricordi di famiglia. Anno di pubblicazione 1940, alla fine dell'epoca fascista, all'alba della seconda guerra mondiale. Trentadue pagine in cui si parla di come ottimizzare, razionalizzare ed economizzare tutte le attività che si svolgono in casa. Alcuni consigli oggi sono ampiamente superati altri, invece, sono interessanti, altri ancora ci fanno ridere perchè smascherano alcuni atteggiamenti attuali un po' snob. 

L'esempio è presto detto: chi ama cucinare vede spesso affollarsi ricette con ingredienti strani, non ultimo il ghee, ovvero il burro chiarificato usato in molte cucine orientali. In alcuni ambienti sembra che se non hai mai cucinato con il ghee sei proprio uno sfigato. Ebbene, ecco cosa dice questo simpatico libretto:"se il burro avrà preso di rancido, si farà sciogliere al fuoco portandolo all'ebollizione, si schiumerà come per chiarificarlo, aggiungendo un pezzo di pane che nel friggere assorbirà il cattivo odore". In altre parole, il ghee, e poi dovremmo pagarlo fior di quattrini quando si tratta nientepopodimenoche di un rimedio della nonna, fra l'altro poco salutare.

Alcuni consigli, però, sono veramente interessanti e utili. Li riporto così come sono scritti.

1. La preparazione delle vivande: gli ortaggi. [...] In genere si lamenta che solo poche persone sanno scegliere e mondare bene gli ortaggi, una buona parte di essi va sprecata. A ciò non possono rimediare che l'attenzione e la pazienza. Per es. si buttano via le foglie di, costole e il torsolo di cavolo le quali sono ricchissime invece di minerale ferroso per il nostro organismo. Ugualmente si buttano via le foglie di sedano, di porri, di biete, radiche di scorzonere, senza pensare che sono parti altrettanto più nutrienti di quelle adoperate e anche più aromatiche. Altre lavano, diluiscono nella bollitura gli elementi più preziosi degli ortaggi che vanno ad arricchire l'acqua, poi buttano via quell'acqua invece di servirsene per la minestra o altre preparazioni. Invece gli ortaggi vanno di solito appena scottati e salati soltanto dopo la cottura: pochissimo salati quelli teneri. Non debbono bollire forte, ma a fuoco debole, in poca acqua, specialmente gli spinaci, che ne contengono essi stessi. L'acqua degli ortaggi, ricca come si è detto di sostanze nutritive, non deve essere buttata via, ma può essere riadoperata per saporose minstre. 

2. La riutilizzazione degli avanzi: Pasta e riso. Con la pasta asciutta o coi minestroni di riso o di pasta si fanno frittate, frittelle e squisiti timballi [...], così con il risotto che può essere trasformato nei famosi e appetitosi supplì romaneschi. La polenta e il semolino si cambiano in gnocchetti, sformati, fritti. 

3. L'utilizzazione dei residui: Le bucce. Infiniti i modi di riutilizzare le bucce. Con le bucce di mela si può preparare un'ottima bevanda. Con i gambi di asparagi, i quali si possono facilmente conservare, farete un eccellente condimento per il brodo. [...] Le bucce di limone servono per aromatizzare le vivande: lasciate per breve tempo in infusione nell'acqua tiepida, esse rendono questa leggermente acidula e ottima per le abluzione agli occhi. La stessa acqua con bucce di limone serve per imbiancare gli ortaggi. Le bucce degli aranci e dei limoni sostituiscono infine i detersivi in uso per le vasche da bagno e per i lavandini: provate a fregarle dalla parte interna e resterete meravigliate dei risultati che otterrete. Le bucce di patata possono inoltre sostituire vantaggiosamente quelle paste o liquidi che si trovano in commercio per la pulizia delle stoviglie di alluminio. Le bucce dei piselli, bollite e passate allo staccio, servono per cucinare una saporosa minestra. Se sono tenere e verdi togliete i fili e fatele lessare, poi conditele a burro e formaggio: sono ottime. 
   
3. L'utilizzazione dei residui: ultimo consiglio. E infine un ultimo consiglio utilizzate tutte le volte che sia possibile l'acqua della pasta. Con questa ricordate che si lavano benissimo gli indumenti di lana e di seta che risultano molto morbidi, ed essa può essere usata comunemente per lavare i piatti ai quali dona una straordinaria lucentezza. Può servire per le minestre della sera, di verdura, di legumi, di semolino e di pan grattato: si risparmia qualche cosa nel sale e si conservano così elementi nutritivi. 

4. Per l'economia del combustibile. [...] Tuttavia quando c'è pur ragione di sbrigarsi in cucina tenete presente che una volta giunta l'acqua ad ebollizione è perfettamente inutile continuare a tenere alto il fuoco. L'acqua più che bollire non può ed è quindi inutile sprecare fuoco. [...] La fiamma non deve mai uscire fuori dalla base delle pentole: quello che esce fuori è calore sciupato. Scegliete accuratamente i recipienti da usare. In linea generale si dovrebbe sempre adottare recipienti a fondo piano e ai recipienti stretti e alti si devono preferire quelli larghi e bassi. Non mettete a bollire una piccola quantità di ingredienti in una pentola grande, il tempo che il calore impiega a distribuirsi sulle pareti del recipiente grande è proporzionatamente assai maggiore. Non tenete mai scoperte le casseruole, badate anzi che ogni recipiente abbia il suo coperchio su misura perfetta: fate l'esperimento con l'orologio alla mano e vedrete che occorre doppio tempo a far bollire un recipiente scoperto in confronto di un altro completamente chiuso. [...] Sarebbe bene infine che in ogni casa si stabilisse una "giornata per il forno", scegliendo cioè un determinato giorno della settimana per cuocere insieme dolci, arrosti, ecc., Quando il forno dispone di più reparti sarebbe assurdo oltre che antieconomico non profittare di quello spazio per mettere ad arrostire altre vivande. 


Senza diventare anacronistici - sarebbe assurdo fare passi all'indietro, noi dobbiamo andare avanti, progredire - possiamo prendere l'idea che sta alla base di queste pagine: perchè sprecare? basta un po' di attenzione e fantasia, no?